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10 buoni motivi per mangiare tanta frutta e verdura fresca

photo 3-2000Non c’è più tempo. E’ ora che tutti sappiano che mangiare tanti prodotti animali fa male alla salute e al mondo, mentre il consumo di frutta e verdura fresca e cruda fa bene. C’è anche la questione etica, ma in questo articolo voglio parlare soprattutto della questione della salute.

1. Si può sopravvivere senza la carne
L’idea che la carne e il pesce siano necessari per una dieta equilibrata è una bugia ancora oggi perpetrata da alcuni nutrizionisti e scienziati. Si trova tutto di quello che serve al corpo umano nei prodotti derivati dalle piante, tante delle quali contengono alcuni aminoacidi (le molecole che servono per costruire le proteine), mentre la soia contiene addirittura tutti. Milioni di persone sopravvivono benissimo come vegetariani o vegani. Alcuni sono sportivi olimpionici.

2. Un armamento di composti organici
La frutta e le verdure fresche contengono tantissime sostanze interessanti quali vitamine, provitamine, enzimi, catalizzatori e altri, molte delle quali dedicate pochissima attenzione da parte dei ricercatori. Queste molecole sono utilissime al corpo umano che ogni giorno è impegnato nella costruzione e ricostruzione di tessuti e nella lotta contro i patogeni, le malattie e le cellule mutanti. A volte il corpo possiede già le risorse che servono per combattere la malattia, a volte invece gli mancano alcuni microelementi e minerali. Sono proprio questi che vengono forniti dalla frutta e verdura al naturale – la cottura snatura le macromolecole e limita, o addirittura cancella, le loro proprietà funzionali.

3. Il corpo ha dimenticato come sintetizzare alcune sostanze
Uno dei grandi misteri della biologia è perché le piante abbiano un numero di geni nella loro DNA molto maggiore rispetto agli animali (tra i quali gli uomini) che sono organismi molto più complessi. Noi abbiamo circa 20.000 geni, mentre le piante ne hanno almeno 50.000. Una spiegazione possibile è che le piante devono poter risolvere certe situazioni negative utilizzando le loro proprie risorse, mentre un organismo mobile come un uomo può gestirlo in modo diverso. Per esempio, se un uomo ha sete, può camminare finché non trova dell”acqua, mentre se una pianta va a corto dell’acqua deve adattare il suo metabolismo per sopravvivere fino a quando arrivano le piogge. E’ probabile che una pianta, in una situazione di stress, attivi alcune sezioni della sua DNA per sintetizzare nuove molecole che aiutano nelle circostanze del momento. Sembra che durante l’evoluzione, noi animali abbiamo perduto le attrezzature geniche per sintetizzare alcune sostanze, forse per poter privilegiare altre funzioni legate alla mobilità e all’intelligenza, una “dimenticanza” resa possibile dal fatto che queste sostanze si trovano proprio nelle piante. Basta non cucinarli, e mangiarli.

4. Un esempio dagli alberi
Il concetto che gli animali si siano dimenticati come produrre certe sostanze utili perché si sono abituati a trovarli nei cibi potrebbe sembrare azzardato, ma riceve conferma da alcune osservazioni legate al mondo vegetale. Gli alberi di frutta sono soggetti a un’infezione che si chiama ‘cancro rameale,’ che, diversamente al cancro negli animali, è causato dall’attacco di un fungo. La malattia, che può essere mortale, viene frenata dall’albero con l’apporto fondamentale di certi composti chimici prodotti dallo strato di alghe verdi che ricoprono il tronco e i rami. Le alghe sono organismi monocellulari molto semplici, e non fanno altro che appoggiarsi su una superficie, utilizzando l’aria, l’acqua e la luce per sintetizzare tutto che li serve alla sopravvivenza. Molto spesso non hanno neanche bisogno delle molecole che producono e li eliminano secernendoli all’esterno della cellula. L’albero si è abituato ad assorbire queste sostanze attraverso la corteccia e a utilizzarli a combattere l’infezione. Se le alghe dovessero essere rimosse, l’albero rischia la morte.

5. Le piante e l’industria dei cosmetici
Aziende come la Lancôme, impegnate nella ricerca per trovare sostanze che mantengono la pelle giovane, hanno scoperto che la pelle contiene delle cellule staminali specializzate per la manutenzione dell’epidermide, capaci di rigenerare i tessuti. La pelle invecchia perché mentre il numero di cellule staminali cutanee non cambia con l’età, la loro funzione invece sì, dovuto a modifiche dell’ambiente microscopica delle cellule. I ricercatori hanno cercato delle sostanze che potessero creare l’ambiente ottimale per le cellule staminali cutanee, dedicando particolare attenzione alle piante, che contengono anche loro delle cellule con funzioni analoghe. E’ possibile isolare queste fitocellule staminali e coltivarli in un bioreattore in modo che producono una serie di macromolecole che, applicate alla pelle, stimolano la produzione di fattori di crescita che a loro volta incoraggiano la rigenerazione della pelle da parte delle cellule staminali cutanee. Il risultato: pelle più giovane anche in età più avanzata. Le aziende dei cosmetici fanno tutto questo per fare soldi sulla nostra pelle, per così dire, però ci danno un indizio: prova a immaginare l”effetto di inondare tutti i tessuti con sostanze organiche che aiutano il corpo intero a restare giovanile!

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6. Radicali liberi e anti-ossidanti
Un’altra area alla quale è dedicata molto ricerca riguarda i radicali liberi, molecole dannose che vengono prodotte nel corpo umano un po’ in seguito ai processi metabolici normali ma soprattutto come risultato da situazioni negativi quali il fumo di sigarette, gli inquinanti nell’aria, e i prodotti chimici industriali. I radicali liberi creano danni che si accumulano con l’età in tutto il corpo. Si pensa quindi che sono strettamente legati all’invecchiamento, ed anche a malattie gravi quali il cancro – è possibile che i radicali liberi provochino direttamente l’insorgenza di un tumore – e l’arteriosclerosi. Il meccanismo è comunque uguale, connesso ai danni al DNA che porta sia all’invecchiamento che alla proliferazione cellulare incontrollata che causa il cancro. Il corpo combatte i radicali liberi utilizzando gli anti-ossidanti, alcuni dei quali prodotti dall’organismo stesso e alcuni ingeriti con il cibo. Un’insufficienza di anti-ossidanti porta allo stress ossidativo, possibilmente legato a malattie infiammatorie quali l’artrite, malattie cardiovascolari e ictus, disturbi neurologici come l’Alzheimer e il morbo di Parkinson, e altri ancora. Gli anti-ossidanti comprendono sostanze conosciute come il B-carotene che protegge la pelle dal cancro e riduce gli effetti delle sostanze cancerogene sul fegato. La vitamina C forse protegge contro il cancro tramite la sua azione anti-ossidante, e la vitamina E è un altro anti-ossidante che rinforza il sistema immunitario e ostacola la proliferazione delle cellule cancerose. In sostanza, si può aumentare la qualità della vita e anche il numero di anni di vita tramite il consumo di cibi che contengono anti-ossidanti. Dove si trovano? Nela frutta e le verdure consumate crude. Aglio, alghe, arance, bacche tipo mirtilli, ribes, lamponi e more, barbabietole rosse crude, le brassicacee (cavolo, cavolfiore, broccoli, cavolini di Bruxelles, cavolo nero ecc.), canella, carote, ciliege, cipolle, curcuma, legumi, limoni, mango, mele, olive, patate, peperoni, pomodori, spinaci, susine, te verde, zenzero fresco e altri ancora. Tutti questi cibi offrono una selezione di sostanze che possono essere considerate dei farmaci naturali. I loro componenti attivi comprendono il zolforafane, B-carotene, licopene e i flavonoidi.

7. Protezione quotidiana
photo 1-2000Se stai bene, un ottimo modo per aiutare il corpo a rimanere sano, giovane e attivo è di assicurare che abbia a disposizione tutti i microelementi e anti-ossidanti di cui abbia bisogno per annullare gli effetti avversi della vita quotidiana. Si può iniziare bene la giornata con un succo fresco preparato con una carota, mezza barbabietola rossa, un arancio, un kiwi, mezza banana, un pezzo di peperone rosso, e un po’ di altre frutte e verdure fresche, che sia lo zenzero o i broccoli. Basta mettere tutto dentro il frullatore. Il succo è molto denso perché contiene tutte le sostanze e le fibre, ed è gradevole di sapore. Io ho notato un aumento generale di energia e un senso di benessere da quando ho iniziato a cominciare la giornata così. Poi insalata mista e frutta fresca a pranzo e a cena per rifare il pieno di minerali, micro-elementi e anti-ossidanti.

8. Malattie gravi
Se qualcosa va storto e si sviluppa una malattia come il cancro, una dieta modifcata con un consumo prevalente di verdure crude può aiutare a combattere il male. Anche se le statistiche a riguardo siano contrastanti, un dato fa pensare: considerando tutti i casi di remissione spontanea del cancro, circa due terzi avvengono in soggetti che hanno cambiato radicalmente dieta, sostituendo in parte o in tutto le proteine e i carboidrati con verdure. Una dieta come quella di Gerson si basa sul fatto che le cellule cancerose hanno un metabolismo che è quattro volte più veloce delle cellule sane, e quindi hanno bisogno di livelli di glucosio più alte. Allo stesso tempo, le cellule cattive soffrono un ambiente ricco di anti-ossidanti. Una dieta di verdure tiene più bassi i livelli di glucosio, affamando le cellule cancerose, mentre gli anti-ossidanti contenuti nelle verdure le combattano direttamente.

9. Il codice dei colori della natura
Le frutte e le verdure veramente utili per la salute e per combattere le malattie sono spesso contraddistinte da colori forti, perché le molecole attive sono pigmenti. Si può quindi pensare a una dieta equilibrata nei colori, per esempio rosso (barbabietola cruda, pomodoro, peperone rosso), arancione (carote, arance), giallo (mango, zenzero, curcuma), verde (broccoli, spinaci, cavolo nero), blu e violetto (bacche), e così via. Comunque le verdure veramente importanti sono le carote e le barbabietole.

10. Gli oceani
Noi siamo arrivati dove siamo adesso dopo milioni di anni di evoluzione, partendo da organismi monocellulari negli oceani. Da quando siamo usciti dal mare e abbiamo cominciato a vivere sulla terra, le condizioni dell’ambiente terrestre hanno continuato a cambiare, e in particolare, alcuni elementi sono stati gradualmente risciacquati dalla terra per finire negli oceani. Un esempio è l’iodio, presente a livelli molto bassi nella frutta e verdura terrestri, e a livelli molto più alti nelle alghe marine. Ed è probabile che ci siano altre sostanze che hanno seguito un andamento simile. Per questo motivo, le piante aquatiche come le alghe e il kelp sono una delle ultime frontiere della ricerca su cure per le malattie oncologiche.

La questione degli animali
Più si scopre come vivono gli animali dell’industria alimentare, più si capisce che vivono male e muoiono male. E’ un’industria che genera sofferenze infinite ad animali che vedono, sentono, pensano e amano praticamente come noi. E’ strano pensare alle cure che dedichiamo ai nostri cani e gatti senza sprecare neanche un pensiero a come hanno vissuto i polli o i manzi che troviamo poi sui nostri piatti. Leonardo da Vinci era vegetariano perché non poteva contemplare l’idea di distruggere un essere così perfetto solo per mangiarlo, e lui viveva mezzo millennio fa. Oggi le fabbriche di animali per la nutrizione umana sono diventati mille volte più terribili. La sostituzione totale o parziale dei cibi di origine animale fa bene alla nostra coscienza, oltre che alla nostra salute e a quella della pianeta intera.

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